Tipologia dell’atto |
Legge ordinaria |
Natura |
Vincolante |
Data di
promulgazione |
18 giugno 1998 |
Autorità emanante |
Parlamento (Congreso) argentino |
Destinatari e ambito
di applicazione |
Potere esecutivo |
Richiami espliciti
ad altre fonti o documenti |
Art. 16 Código civil |
Presupposti, finalità e contenuti |
La legge in commento trova la
propria ratio nell’avvertita necessità
di una ricognizione e una razionalizzazione della legislazione vigente
nell’ordinamento argentino, volta a ridurre non solo il ben noto fenomeno
dell’“inflazione”, ma anche quello della “contaminazione” legislativa. Si
pone, dunque, come obiettivo primario, quello di fissare i principi e il
procedimento per la predisposizione di un regime di consolidamento della
legislazione generale e regolamentare, attraverso l’elaborazione e
l’approvazione di un “Digesto juridico argentino”, suddiviso per grandi materie
giuridiche predeterminate (al proposito, cfr. art. 7) - che avrà un valore
giuridico equivalente alla legge - e che dovrà contenere anche un allegato
del diritto argentino storico (al quale è conferito, per l’integrazione e
l’interpretazione dell’ordinamento giuridico argentino, un valore giuridico
equivalente a quello dei principi generali del diritto, nei termini di cui
all’art. 16 del Codice civile) e del diritto positivo non vigente, ordinato
per materie, nonché il riferimento alle norme approvate dagli organismi
sovrastatali o intergovernativi di cui Per la realizzazione di tale ambiziosa e “monumentale” opera, che è volta, di fatto, a individuare i criteri attraverso i quali risolvere il problema, di carattere sostanziale, della ricognizione della legge vigente e dell’espunzione delle norme abrogate, un rilievo particolare assume certamente il linguaggio giuridico e la tecnica redazionale da utilizzare. Quanto al primo profilo (cfr. art. 5), ci si dovrà adeguare al lessico giuridico delle istituzioni e delle categorie del diritto, evitandosi, ad esempio, i termini stranieri che non siano di uso comune o che non siano facilmente traducibili. Quanto al secondo profilo (cfr. art. 6), dovranno essere impiegate le tecniche della “recopilaciòn”, cioè la classificazione, depurazione e armonizzazione della legislazione vigente in un indice tematico ordinato per categorie; della “unificaciòn”, che comporta la rifusione in una sola legge o regolamento di norme simili o analoghe sulla stessa materia; della “ordenaciòn” che traduce l’approvazione di testi ordinati, compatibilmente, per materia, le varie voci regolate e/o modificate parzialmente. Successive modifiche, integrazioni e innovazioni alle leggi e ai regolamenti contenuti nel Digesto juridico argentino dovranno, infine, essere espresse e inquadrate nella categoria giuridica corretta. Per l’elaborazione del “Digesto juridico argentino”, la legge ha disposto che sia incaricato il potere esecutivo, il quale, come disposto dall’art. 10 della Ley, ha avuto il compito di designare una Commissione di giuristi, preposta alla redazione del progetto. Quest’ultima è stata nominata una prima volta con il decreti n. 1050 del 10 settembre 1998 e, una seconda volta, con il decreto n. 715 del 30 maggio 2001. Il termine per la conclusione dei lavori è stato successivamente prorogato con decreto 1023 del 2005. Attualmente, a distanza di undici anno dall’entrata in vigore della Ley 24967, si sta procedendo alla formazione della “Comisión Bicameral de Seguimiento”, integrata con quattro componenti di ciascuna delle due camere del Congresso, che, come previsto dall’art. 16 della Ley in esame, dovrà dar seguito al progetto elaborato dalla Commissione di giuristi, per l’approvazione finale, avvalendosi anche dell’assistenza tecnica della “Dirección de Información Parlamentaria”. |